29/06/2016 - 12.52
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Strage aeroporto Istanbul: 36 morti e 147 feriti. Tre gli attentatori suicidi. Si sospetta matrice jihadista

Solo dodici di chiusura, e l'aeroporto internazionale Ataturk di Istanbul è stato riaperto al traffico aereo. Il sanguinoso attentato della serata di ieri ha un tragico bilancio, anche se non ha avuto ancora conferma ufficiale. Quindi 36 i morti e sarebbero ben 147 feriti provocati dalle tre terribili esplosioni con cui parte degli assalitori si sono fatti saltare azionando gli ordigni che avano indosso dopo essere stati scoperti e intercettati dalla polizia. L'azione sarebbe stata condotta da un commando di sette persone, tra cui una donna, l'unica a essere stata fermata. Oltre agli attentatori morti, altre tre sarebbero in fuga braccati dalle forze di sicurezza.

Tre le zone dello scalo aereo Ataturk, il terzo per importanza nel mondo, interessate dall'azione del gruppo armato: uno nei parcheggi auto della zona arrivi, uno nel vicino ingresso dell'aerostazione, il terzo nell'area partenze. Nessun italiano avrebbe subito conseguenze dall'attentato. La Farnesina sta comunque compiendo ancora accertamenti.

Tre uomini di un commando di forse 7 persone, si sono fatti esplodere in più di una zona dello scalo Ataturk dopo aver ingaggiato una violenta sparatoria con le forze di sicurezza turche che li avevano intercettati. I tre avrebbero azionato volontariamente gli ordigni che avevano indosso dopo che la polizia aveva aperto il fuoco su di loro. Uno degli attentatori sarebbe stato arrestato mentre altri tre sarebbero in fuga. Sempre più forti i sospetti che si sia trattato di un attacco jihadista ispirato dall'Isis.

L'aeroporto è stato subito chiuso al traffico. Tutti i voli in partenza sono stati bloccati e a quelli in arrivo è stato permesso l'atterraggio fino alle 23,10, ora della Turchia, le 22,10 in Italia. Nessuno avrebbe finora rivendicato l'attentato. Le prime immagini disponibili hanno una scena che ricordava molto quanto avvenuto il 22 marzo scorso all'aeroporto di Bruxelles. Decine di ambulanze hanno fatto la spola a sirene spiegate tra lo scalo aereo Ataturk e gli ospedali della città.

In una delle drammatiche immagini registrate dalle telecamere di sicurezza dell'Ataturk, si vede chiaramente un dei terroristi inseguito da un poliziotto che, colpito, cade a terra perdendo il proprio mitra. L'agente si avvicina, si accorge della cintura bomba addosso al terrorista e scappa. Pochi attimi dopo l'esplosione provocata dal kamikaze a terra.

Il ministro della Giustizia turco, Bekir Bozdag, aveva parlato in un primo momento di almeno dieci morti, ma il numero delle vittime è rapidamente salito a 36. Il Ministro avrebbe detto che probabilmente i kamikaze apparterebbero a una cellula terroristica turca bel conosciuta dalla polizia. ma non ne ha rivelato il nome, né tantomento quello degli assalitori. Il premier turco ha deciso la creazione di un'unità di crisi, e sembrerebbe aver vietato vietato la diffusione delle immagini del luogo della strage.

L'Alitalia ha bloccato un suo Airbus A 319 in partenza da Roma per Istanbul, volo AZ 702 delle 21,45 di ieri sera, appena giunta la notizia dell'attacco terroristico. Un equipaggio della compagnia era a Istanbul, ma in città, in albergo. Al momento della sparatoria e delle esplosioni, comunicano fonti della compagnia italiana, non era presente personale di terra Alitalia all'aeroporto Ataturk.

Il 28 giugno 2016 ricorreva il sesto anniversario del processo di pacificazione tra la Turchia e Israele e non si esclude quindi la possibilità che l'attentato sia stato messo in atto per questo motivo.